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La Metallizzazione di Materica
Gli oggetti di design di varia natura si sono arricchiti nel tempo con le lavorazioni dell’Industria che da sempre ricerca e sperimenta soluzioni per trasformare un’idea in prodotti rappresentativi e dall’estetica evoluta. Ma quando i percorsi innovativi raggiungono una stabilità produttiva e sono a disposizione di tutti collocano, condicio sine qua non, il lavoro del designer nel déjà vu, dove il re-design la fa da padrone.
Il rinnovo della produzione Industriale con la sua valorizzazione, non solo made in Italy, aderisce oggi a concetti che ne dovrebbero aumentare la performance multifunzionale, e: brutto; kitsch; affascinante; oppure pratico che sia, il progetto di design non può sottrarsi dall’avere una sua riqualificazione nei contenuti, senza tante sovrapposizioni estetiche. Parallelamente, il lavoro progettuale per il rinnovo delle forme che ogni epoca storica porta inevitabilmente alla luce, raccoglie su di sé un’unione di elementi concreti e culturali che provengono sia dal mondo dell’estetica, sia dalle regole produttive.
Per questo il valore intrinseco degli oggetti ad uso comune o elettivo, sta attualmente percorrendo nell’Industria un viaggio che li porta ad essere costruiti con materiali poveri di varia natura, nel rispetto di un ecosistema che richiama tutti al riciclo dell’esistente, ma con associata un’estetica di alto valore. Questi materiali potrebbero essere declassati all’uso razionale e convenzionale se non fosse che alcune tecniche sostanziali si sono spostate sulla loro superfice, avvolgendoli di esperienza materica.
Fa riflettere la natura transitoria ed effimera di certi oggetti resi eterni forse più dell’esistenza stessa dell’uomo che li ha creati, grazie alla loro “seconda pelle” fatta di stratificazione nobile, protettiva e resistente. Una modalità operativa che mette in discussione il ruolo stesso dell’oggetto che non è più al servizio dell’economia del riciclo perché, una volta ri-considerato, assume caratteristiche tanto alte da far nascere prodotti che potrebbero vivere a sé stanti.
Ogni giorno noi guardiamo, tocchiamo, usiamo oggetti metallizzati: packaging; prodotti cosmetici; articoli ornamentali; bigiotteria; bottoni; cornici; maniglie; parti di giocattoli o dell’automotive… Insomma la metallizzazione su qualsiasi prodotto lo trasforma in forma brillante, riflettente, metallica appunto e inoltre questa tecnica dall’elevata resistenza crea una protezione all’usura, dona una comunicazione sfavillante, e una caleidoscopica rifrazione della luce che attrae i nostri sensi.
La più nota versione industriale di metallizzazione è quella per sublimazione con deposizione di alluminio su superfici polimeriche, a cui in precedenza viene applicato un fondo capace di far aderire gli strati di metallo e le finiture protettive. Svolgendo un ruolo di difesa meccanica anche per supporti estremamente esili, l’operazione di far aderire alla superfice di un pezzo di materiale non metallico del metallo è una lavorazione nata per la durabilità di elementi industriali esposti alla corrosione che oggi prende vita propria e trasforma il “pezzo” di cui sopra in un progetto.
La Metallizzazione non è una novità e da tempo la si può ottenere per: placcatura; con adesivi che uniscono fogli di metallo ad oggetti non metallici; per immersione in metallo fuso; per vaporizzazione nel vuoto; per elettrolisi quando l’oggetto è di materiale non metallico ma conduttore.
L’aderenza di metalli nobili di varia natura stesi sulle superfici di design, questa è la proposta di MATERICA che ci conduce a una considerazione sul tema del re-design: l’oggetto che prende su di sé un nuovo linguaggio visivo, un nuovo significato dato dalla materia distribuita su tutte le sue “pieghe”. Un percorso industriale dell’Impresa veneta che con la metallizzazione interviene su pezzi già esistenti, anonimi o d’autore, e attraverso una pratica estranea al progetto stesso li modifica dal pensiero originario, tanto da renderli altro.
Gli oggetti iniziano a riproporsi con il valore di un’anima estetica, sono godibili e al tempo stesso ricchi caricandosi di durabilità, di eternità, dove l’apice è la nobile finitura (quasi barocca) che li tramuta nel gioco del trompe l’oeil in “preziosità”, anche se la loro struttura è: in legno; MDF; OSB; plastica; vetro e vetroresina; ceramica; coccio pesto; altro metallo meno nobile; carta; materiale lapideo; stoffa.


Ma l’arricchimento estetico ed armonico di un prodotto dato dalle sovrapposizioni metalliche ci porta ora a una domanda: quanto influisce sulla forma una specifica finitura, più costosa e nobile della forma stessa? E la risposta può essere “moltissimo” perché: dalle strutture geometriche realizzate con i più disparati materiali; da semplici stilemi ad architetture complesse; dall’ergonomia alla casualità, grazie all’indiscusso valore della metallizzazione l’opera viene ri-conformata con un effetto emozionale, in cui anche l’autore deve attendere la chiusura del “lavoro industriale” per cogliere il completamento del “suo lavoro”

Dalle lucidature a specchio dell’ottone, rame, alluminio, acciaio, al goffrato del corten, passando per le infinite texturizzazioni e ossidazioni, le soluzioni estetiche lasciano libere le forme di “ammantarsi” di qualsiasi materiale, riemergendo in artefatti unici nel loro genere, a volte una sorpresa in sé.


MATERICA, sia per la protezione corrosiva degli oggetti operanti in ambienti aggressivi e a elevata temperatura, sia per offrire al mondo del design un’opportunità unica nel suo genere, trasforma i manufatti attraverso il processo “arc-spray” che fonde fili di metallo e li applica sulle superfici, in funzione delle specifiche esigenze del cliente. Grazie al perfezionamento del trattamento unito ad un know-how pluriennale, MATERICA fa della metallizzazione uno dei suoi punti di contatto tra l’industria che offre soluzioni stabili e durevoli alla ricerca del progetto moderno. Con la determinazione di continuare a sperimentare proponendo idee non casuali ma di sostanza, soprattutto replicabili e capaci di soddisfare le tendenze culturali nella loro molteplicità, MATERICA si distingue per la particolarità nella cura del design affidatogli che spesso è alla “ricerca di un’identità”.
