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Forma Grafica del Legno
Le caratteristiche del legno, in quanto materiale tradizionale, rappresentano oggi un percorso geometrico e complesso: a partire dalla ricerca della materia prima naturale nel rispetto dei parametri ecologici; poi la progettazione di tutto quello che si può ottenere con il legno; infine l’uso pratico, non solo nell’affermazione moderna di un fenomeno stilistico dell’architettura, ma anche nel design. Nella sua “concezione strutturale” il legno diventa indispensabile per costi, gestione e leggerezza degli artefatti, ma è nella sperimentazione per ottenere nuove “sostanze” che il legno ha oggi prospettive quasi infinite. Nel tentativo di coniugarlo o considerarlo sostitutivo ad altri materiali, per produzioni sempre più complesse, i nuovi risultati della ricerca ci portano al legno “densificato”, “liquido” o “trasparente”.

Il legno “densificato” ha caratteristiche di resistenza meccanica e di sensibilità all’umidità nettamente migliori rispetto al legno naturale. Il nuovo materiale viene trattato con idrossido di sodio e solfito di sodio che rimuove parzialmente la lignina, l’emicellulosa e viene poi compresso con il calore. Pressione e calore favoriscono legami chimici tra gli atomi di idrogeno e atomi di nanofibre, rafforzando notevolmente il materiale. Il derivato più duro e resistente del legno naturale, facilmente modellabile, riciclabile e disponibile in grandi quantità, si presta alla costruzione di edifici ma anche ad applicazioni fino a ieri impensabili: i giubbotti antiproiettile; un ottimo sostituto dei compositi in fibre di carbonio per l’automotive, in alternativa all’acciaio, alluminio e materiali plastici.

Il legno “liquido” è composto da un polimero composito termoplastico, un biomateriale prodotto a partire dalla lignina estratta dal legno, miscelata con fibre ed additivi naturali. Si ottiene così un materiale termoformabile, fornito in pellet, utilizzabile con le attrezzature a iniezione e stampaggio tipiche degli altri materiali plastici.

Un prodotto realizzato con il 100% di materie grezze rinnovabili, biodegradabile, con l’aspetto naturale delle fibre o della radica di legno, di alta rigidità, basso ritiro, eccellenti proprietà acustiche, moderata resistenza termica e con odore naturale caratteristico, o a scelta privo di odore.

Il legno “trasparente” è un prodotto derivato dal legno e reso tale attraverso un processo chimico in cui le cellule del legno vengono “ripulite” dei componenti opachi (lignina) e unite a polimeri trasparenti. Dopo aver rimosso la lignina il composto è impregnato nelle cavità cellulari a livello nanometrico, con metilmetacrilato (MMA) prepolimerizzato. La rifrazione della luce dell’MMA corrisponde a quello del legno privo di lignina, quindi la luce passa attraverso il composito “MMA – legno” senza essere riflessa internamente. L’obiettivo di questo materiale assolutamente rinnovabile è quello di poter sostituire le lastre di vetro, evidenziando che riesce a far passare l’85% della luce e quindi la relativa opacità è un vantaggio in termini d’irradiazione solare degli interni.

AAG nella certezza che la “sostanza” naturale non sia infinita, seguirà nei prossimi anni il percorso di progettazione dedicato al legno e a tutti i suoi aspetti innovativi, nella certezza che la ricerca, partendo dal legno naturale, lo porti in ultima analisi ad avere una caratteristica simile (richiesta dal mercato), a una infinità di altri materiali: la possibilità di un’estetica infinita, studiata ad hoc secondo esigenza. Quindi si può parlare oggi della “forma grafica del legno” e questo apre alla comunicazione visiva nella progettazione di forme solide ottenute con il legno.