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Coibentare Spazi Vitali
Tecnicamente interponendo tra i materiali specifici isolanti, pannelli acustici, resine, impasti, gel… di un certo spessore e resistenza meccanica che non permettono lo scambio di calore, il passaggio dei suoni o vibrazioni, fermano l’acqua, muffe, batteri, si ottiene la coibentazione. Coibentazione che da sempre è un aspetto rilevante nella ricerca industriale, in architettura, nell’abbigliamento, fino ad arrivare al fai da te domestico, perché il verbo coibentare sta alla fine in assonanza con: proteggersi; ripararsi; difendersi, caratteristiche che l’essere umano ha sempre intrapreso sia rapportato al suo corpo che ai suoi spazi abitativi (anche i più poveri). Nel nostro tempo adeguarsi alle normative che impongono di gestire gli sprechi termici senza consumi di energia per le nostre case, sta spingendo la ricerca ad approfondire il tema per la realizzazione di coibentazioni con una valenza che va oltre l’ottimale. Scientificamente di interesse chimico e naturale basata su diversi materiali, la coibentazione per evitare incognite sia interne che esterne ai nostri spazi del vivere, sta diventando determinante anche per la nostra sopravvivenza. Le varie esigenze poste da vari materiali sempre più performanti usati per costruire il nostro futuro, hanno portato il tema lontano e in varie direzioni. Oggi con la possibilità di “incrociare” l’indagine di laboratorio eseguita per difendere mondi diversi, si scoprono prodotti nati distanti uno dall’altro ma che si incontrano in un perfetto e inaspettato equilibrio, facendo emergere risultati che fino a ieri ci sembravano impossibili. È il caso del rivestimento termico dei Satelliti Spaziali che devono sopportare sollecitazioni e temperature straordinarie con leggerezza, robustezza, elasticità e una durabilità che deve andare oltre la vita del Satellite stesso.
Fuori dalla nostra atmosfera, flussi di calore e abbassamento delle temperature fino a punte estreme che vanno oltre il siderale, implicano in questo campo soluzioni scientifiche dedicate, dove il solo coibentare non basta e quindi entrano in gioco caratteristiche termodinamiche uniche, da valutare, capire, risolvere. Ma se per un attimo pensassimo di usare questa protezione satellitare per un’abitazione, è ipotizzabile che si potrebbero ottenere risultati mai visti prima in architettura? AAG ha indagato l’argomento fino a ritrovarsi immersa in materiali e nanotecnologie evolute, e oggi si appropria con risultati stabili di una miscela liquida ed ecologica, allungabile con acqua distillata che supera le richieste di isolamento termico imposte dalle normative abitative.
Con un solo millimetro di spessore questo rivestimento isolante e traspirante, idrorepellente, gestito sia a spruzzo che a pennello, equivale a 12 cm di isolante poliuretanico e può essere applicato indifferentemente: sul metallo; sul calcestruzzo; sulle pareti di mattoni; legno; plastica; gomma; cartone… brevettato per temperature che toccano i meno 60 gradi centigradi e termiche che si innalzano fino a 240 gradi centigradi. Tutti valori che ridanno valore al nostro vivere sulla Terra!
Ah, si, i costi: 25,00 Euro al litro e con un litro di pittura si può realizzare un metro quadro di superficie!